Opinioni personali di Guido Gay.

Generalità

Parto dalla constatazione che la mia natura scientifica, per carattere schivo nei rapporti personali e di società, mi impedisce di trovare una platea per far sentire la mia voce. Considerando che ho ormai raggiunto limiti di età in una vita trascorsa a studiare la storia e ad osservare attentamente le vicende del mondo con l’occhio del tecnico lungimirante a largo spettro abituato a far funzionare tutto, ho accumulato un voluminoso bagaglio di conoscenze che desidero esprimere.

Al momento non possiedo nulla di meglio che pubblicarle su questo sito.

Le mie opinioni che seguono sono sotto una forma molto concisa di considerazioni conclusive e riguardano aspetti fondamentali del Mondo e dell’Italia, sono basate su elementi chiari e comprensibili ma portano controcorrente rispetto alla pubblica opinione imperante e potrebbero suscitare la disapprovazione di più di un lettore.

Tuttavia le mie conclusioni, che si proiettano al lungo termine temporale e che sono dettate dall’esame razionale dei fatti, potrebbero anche non essere incompatibili con l’opinione corrente sensibile e guidata dalle emozioni del presente.

Pongo gli argomenti in ordine di importanza e sintetizzo la conclusione:

IL MONDO:

NESSUNO SI OCCUPA DI CONTRASTARE LA SOVRAPPOPOLAZIONE UMANA

I problemi di degrado ambientale sono argomento giornaliero e tanti cercano di porre rimedio con azioni locali.

Ma la causa del degrado sta a monte: perché mai nessuno osserva che siamo in troppi a consumare risorse e a sporcare, che la ragione profonda delle alterazioni dipende da una eccessiva pressione sul territorio?

Noi tecnici ci scervelliamo per far consumare di meno e per non sporcare affatto ma sono solo palliativi, la corsa è persa in partenza se non si blocca subito la crescita demografica.

Una obiezione che ho sentito è che la crescita demografica si esaurirà spontaneamente.

Non è affatto vero. Le popolazioni povere sono incontrollabili. Per portare il mondo intero al nostro livello di benessere occorreranno generazioni e il mondo sarà già esploso per mancanza di risorse e per lotte di spazio vitale.

Il ragionamento è di una semplicità disarmante: paragonando il mondo ad una famiglia in una casa si può avere l’esatta sensazione dell’importanza della contraccezione.

Eppure oggi nessuno parla dell’argomento, sembra un tabù, pare quasi di bestemmiare se esorto a fare uso dell’intelletto di cui siamo dotati, invece di comportarci come le cavallette.

L’ITALIA:

TUTTI DISCUTONO di COME DIVIDERE LA TORTA e si TAGLIANO LE GAMBE agli IMPRENDITORI CHE LA PRODUCONO

La ricchezza di un popolo dipende da quanto questo popolo produce.

Le fabbriche non si creano da sole, occorre l’intraprendenza e l’inventiva degli imprenditori.

(e abbiamo già visto i risultati quando lo stato, ovvero la collettività, si mette a fare l’imprenditore)

E’ un ragionamento semplice, banale, ovvio, ma anche qui nessuno ne parla.

Gli imprenditori sono tartassati e criminalizzati (vedi i recenti casi dove pochi funzionari pubblici hanno distrutto Thiessen e Ilva) e se ne vanno.

Possibile che nessuno si renda conto che se l’atteggiamento della maggioranza della popolazione non cambia, mettendo gli imprenditori a proprio agio, l’Italia va a rotoli?