Il catamarano Daedalus

english version catamarano Daedalus di Guido Gay


Il catamarano DAEDALUS appare come un lussuoso yacht a vela capace di solcare gli oceani con il suo carico di spensierati diportisti. In realtà si tratta di una imbarcazione grande e comoda ma con particolari attrezzature che determinano una vocazione molto speciale: un mezzo per indagare cosa si nasconde nei fondali marini  a GRANDI PROFONDITA'.

Oltre a quanto di più avanzato arriva a garantire velocità, stabilità, sicurezza e comodità, DAEDALUS dispone di un insieme di attrezzature di concezione autonoma (cioè, come lo stesso catamarano DAEDALUS, non acquistate sul mercato e adattate, ma progettate e costruite seguendo criteri originali al fine di ottenere il massimo risultato con la massima semplicità):

-  un SONAR a scansione laterale di lunga portata. 
Durante la navigazione alla velocità di 5 o 6 nodi, permette di disegnare la mappa di una striscia di fondale larga circa un chilometro fino alla profondità di oltre 1000 metri e di rilevare la presenza di oggetti come per esempio un relitto di una ventina di metri.

diagramma sonar
Nel diagramma sonar illustrato appare una macchia sulla destra. Il contatto identificato da PLUTO PALLA è risultato essere un relitto romano antico costituito da un mucchio di anfore alla profondità di circa 500 m

- un sistema di POSIZIONAMENTO DINAMICO (come le più grandi navi oceanografiche)
per poter stare fermo in mezzo al mare senza ancorarsi, in modo automatico controllato dal computer senza impegnare gli operatori.

- due mini sottomarini telecomandati PLUTO, anche questi progettati e costruiti in proprio secondo criteri non convenzionali: MULTIPLUTO un piccolo ROV di ultimissima generazione capace di scendere a 4000 m, dotato di manipolatori e di grande capacità di osservazione, PLUTO PALLA piccolo rov capostipite di una nuova generazione, capace di scendere a 2000 m da solo o in coppia con MULTIPLUTO su un solo cavo ombelicale per il telecomando di entrambi.

Daedalus catamaranoCompletano le dotazioni  tutto quanto occorre per utilizzare questi mezzi comodamente e con la massima efficacia , accessori non secondari come ad esempio un sistema acustico a base ultracorta per conoscere la posizione subacquea dei PLUTO e programmi per calcolare e registrare su computer tutte le posizioni, rotte e percorsi.

Questo complesso arriva oggi ad ottenere risultati di eccezione.
Per esempio: rilevare la presenza di un relitto di epoca romana (un mucchio di anfore) a 800m di profondità, identificarlo per mezzo dei PLUTO  scattando fotografie ad alta risoluzione e girando video di qualità telediffusione HD, con equipaggio di una persona (sì, non leggete male, meglio in due per ridondanza e sicurezza, ma una persona è sufficiente). 
Chi volesse eseguire operazioni simili a queste dovrebbe ricorrere ad una nave oceanografica con equipaggio ben più numeroso e costi industriali.

Daedalus

Per evidenziare meglio i vantaggi di prestazione nell’eseguire ricerche ad alta profondità, il nostro sonar laterale con trasduttore a scafo, riesce a tenere velocità 5-10 volte più elevate dei correnti side scan sonars trainati in profondità. Se confrontato con AUV (veicoli autonomi) la nostra velocità è ancora superiore di 3-6 volte e i costi 10-30 volte inferiori.  Così noi eseguiamo una prospezione veloce anche se molto meno dettagliata. Poi facciamo scendere i PLUTO che rapidamente, grazie ai sonar di cui sono dotati, rilocalizzano il contatto, velocemente lo avvicinano, lo identificano e se occorre lo ispezionano.
Un esempio in cifre: DAEDALUS spazza con il sonar più di 200 km quadrati al giorno e PLUTO arriva a identificare più di 10 contatti al giorno a 500m di profondità.