Nuova campagna di recuperi nell'Arcipelago Toscano
Nuova campagna di recuperi a luglio 2024: ospiti a bordo del Daedalus per una settimana, Elisa Costa e Sara Franceschin del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia, hanno navigato tra le isole dell’Arcipelago Toscano con l’obiettivo di recuperare alcuni reperti dai relitti di età romana, DAE7, DAE 27 e DAE39 individuati negli anni scorsi da Azionemare tra i 400 e 600 m di profondità.
Il progetto è condotto dal prof. Carlo Beltrame e dalla dott.ssa Elisa Costa, sotto la sorveglianza della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Subacqueo e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, dott.ssa Lorella Alderighi.
Dal DAE7 il relitto più antico tra quelli scoperti grazie ai ROV Pluto, è stata recuperata un’anfora da vino greco italica antica, di cui sapremo di più una volta che gli studi saranno completati.
Le condizioni meteomarine hanno permesso di effettuare anche un rilievo digitale attraverso la tecnica fotogrammetrica che permette di ottenere un modello tridimensionale scalato e misurabile del carico, molto realistico e utile allo studio, in laboratorio, del volume e della portata di queste imbarcazioni.
Purtroppo le immagini hanno mostrano che, dall’ultima visita del Pluto, il sito giace ora in condizioni peggiori, con un alto numero di anfore frammentate dal passaggio di reti a strascico.
Il DAE 27, che trasportava un carico di tegole, coppi e anfore, ha restituito alla superficie una un’anfora Dressel 1, una brocca monoansata, una tegola e un coppo. Questo materiale, verrà studiato dalla prof.ssa Gloria Olcese, dell’Università Statale di Milano, e da Caterina Tomizza dottoranda dell’Università di Venezia.