Ricuperate anfore romane sul relitto Daedalus 21

Il rov MULTIPLUTO da bordo del catamarano DAEDALUS ha riportato alla luce 10 reperti di 2000 anni fa, da un relitto romano situato a 506 metri di profondità al largo dell’isola del Tino.

Il sito, sostanzialmente intatto, mostra un giacimento che comprende circa 2000 anfore, di cui 878 visibili in superficie, di diverso tipo: sono presenti olearie adriatiche e modelli di tradizione punica, oltre a olle, brocche e boccali che indicano che la nave trasportava merci diverse, come la frutta secca.

Il recupero è stato effettuato sotto la supervisione del Dott. Simon Luca Trigona, Coordinatore del Servizio Tecnico per l’archeologia subacquea della Soprintendenza di Genova. 

Le anfore, brocche e vasi recuperati verranno tenuti immersi in acqua dolce per circa due mesi. Al termine del procedimento di dissalazione, una volta asciugate completamente, potranno essere studiate e, successivamente, esposte al pubblico.