Scoperto nel Mar Ligure il relitto del Gioberti.

C'erano anche marinai istriani e triestini a bordo del cacciatorpediniere "Vincenzo Gioberti", affondato il 9 agosto del 1943 al largo di Punta Mesco (La Spezia), e il cui relitto è stato appena scoperto da Guido Gay, già noto per aver trovato il relitto della Corazzata Roma nel Golfo dell'Asinara nell'estate del 2012. Considerata una delle unità più famose della Regia Marina, protagonista delle principali battaglie del Mediterraneo durante la Seconda Guerra Mondiale, il "Gioberti" giace a quasi 600 metri di profondità da quel 9 agosto del '43, quando, colpito dai siluri del sommergibile inglese HMS Simoom mentre si stava dirigendo a Genova assieme ad altre unità nazionali, si inabissò davanti alle Cinque Terre spezzato in due tronconi.

La nave, nel terribile impatto dei siluri, perse il segmento poppiero e per abbrivio proseguì il moto fino al momento in cui, sbandando sulla fiancata di "dritta", sparì per sempre dalla superficie del mare. E così è stata trovata e fotografata dal ROV PLUTO PALLA comandato da bordo del catamarano DAEDALUS da Gay (che per il suo lavoro di ricerca è stato appena premiato dall'Historical Diving Society - Italia). 

Nell'affondamento del "Gioberti" morirono anche alcuni marinai delle nostre terre. Si tratta di Roberto Harasin (marinaio nato a Fiume il 20.07.1922), Alfredo Demini (sottotenente nato a Ville d'Icici Abbazzia il 26.10.1921), Vladimiro Jurissevich (marinaio nato a Fiume il 28.05.1921), Ottavio Tognato (marinaio nato a Fiume il 21.07.1922), Mario Trinaistich (marinaio silurista nato a Fiume il 28.05.1921), Olimpio Bernardi (marinaio nato in Istria il 24.08.1923), Aurelio Basso (marinaio elettricista nato a Monfalcone il 21.03.1922) e di Riccardo Soldo (marinaio nato a Trieste il 04.01.1920).

«Il relitto del Gioberti sarà oggetto il mese prossimo di una nuova campagna esplorativa congiunta da parte di Gay e della Marina Militare - dice lo storico navale Ugo Gerini : il nuovo ROV MULTIPLUTO sarà in grado di offrire immagini del relitto di grande qualità» . Il Gioberti era stato varato il 19 settembre 1936 a Livorno. Apparteneva alla classe "poeti" assieme ai gemelli Oriani, Carducci e Alfieri e, dal 10 giugno 1940 fino al giorno del suo affondamento, partecipò alle battaglie di Punta Stilo, Capo Teulada e soprattutto di Capo Matapan, la più grande tragedia della nostra Marina, da cui uscì miracolosamente incolume.

fonte: IL PICCOLO DI TRIESTE - 28 febbraio 2016